Merenda: perché si e perché no

 

Il dietologo e il nutrizionista la consigliano per mantenere un equilibrio glicemico e una maggiore sazietà dal pasto, la mamma e il pediatra non la fanno mai saltare ai più piccoli, lo sportivo la consuma per avere più carica ed energia durante gli allenamenti…

Tuttavia spesso diventa solo un’occasione per fare una pausa a base di merendine o prodotti da forno salati. I primi troppo ricchi di zuccheri raffinati e i secondi di grassi dannosi per l’organismo e tante calorie vuote!

Il rischio di ricadere su queste tipologie di snack aumenta quando il pranzo viene consumato frettolosamente, quando è troppo scarso e sbilanciato: quasi sempre con un basso contenuto di proteine e verdure, quindi povero di vitamine e minerali essenziali.

 

Partendo dal presupposto che è fondamentale non saltare e bilanciare al meglio i tre pasti principali, colazione, pranzo e cena, il mio consiglio è quello di considerare gli spuntini e le merende come:

  1. Non obbligatori se passano meno di 3 ore tra colazione e pranzo o tra pranzo e cena.
    Lo spuntino non è un vero e proprio pasto ma utile solo per non arrivare ai pasti principali troppo affamati.
  2. Se siete tentati da uno snack croccante e avete bisogno di più energia per affrontare un lungo pomeriggio, provate qualcosa di veramente nutriente. Un esempio ve lo proponiamo qui di seguito. Questa ricetta è stata creata dalla pasticcera Nina, per soddisfare al meglio i fabbisogni nutrizionali senza dover rinunciare al gusto!

 

Cracker di semi e fiocchi di avena

 

Uno spezza fame ideale per adulti e bambini, pratico e veloce per tutte le occasioni. La sua croccantezza è molto appagante e gli ingredienti equilibrati tra grassi, fibre e carboidrati forniscono un giusto apporto di nutrienti all’organismo.

Tempo di preparazione
10 minuti di preparazione + 30 minuti di riposo + 35-40 min di cottura

Abilità culinaria
Facile

Ingredienti

  • 100 ml di acqua a temperatura ambiente (22°C)
  • 20 g di fiocchi di avena
  • 30 g di semi di lino
  • 100 g di semi misti (es. girasole, sesamo e zucca)
  • un pizzico di sale
  • spezie e gusti a piacere

Preparazione

 

Trasferite i semi di lino in una tazzina e in un’altra l’avena con i restanti semi misti. Aggiungete l’acqua distribuendola nei due contenitori, assicurandovi che i composti siano ben immersi.

Semi di lino interi o tritati?

Se avete a disposizione un macinino da caffè o un mixer da cucina con lame adatte a sminuzzare spezie e semi, il mio consiglio è quello di triturarli. Questa operazione vi consentirà di avere due benefici, nutrizionali e di texture.

  1. La riduzione dei semi di lino in farina, effettuata poco prima del consumo, permetterà di assorbire un importante acido grasso, l’acido alfa linolenico (ALA). Si tratta del precursore dei due acidi grassi omega 3 ed in particolare dell’acido eicosapentaenoico o EPA, sintetizzato a livello sanguigno e con un’importante azione antiinfiammatoria ed ipotensiva.

  2. Inoltre i semi di lino ridotti in farina, creano un gel più forte e quindi una miglior consistenza finale.

 

Lasciate ammorbidire per almeno mezz’ora e poi unite le due parti mescolando insieme tutti gli ingredienti. Trasferite il composto su due fogli di carta forno (per due teglie) e stendeteli con l’aiuto di un mattarello. Per evitare che i semi si attacchino al mattarello utilizzate un altro foglio di carta forno da interporre tra mattarello e impasto.

Spolverate la sfoglia di semi (spessore a piacere, per noi di mezzo centimetro) con le spezie preferite (noi abbiamo utilizzato paprica e origano).

Infornate il composto su una teglia o una griglia a 170°C per 30-40 minuti.
Per assicurarvi una cottura omogenea, a metà cottura potete invertire le teglie sui due ripiani.

Infine sfornate e tagliate le barrette in porzioni di circa 20g ciascuna e lasciatele raffreddare.

 

Una barretta da 20g, sempre accompagnata da una buona idratazione, può essere considerata un buono spuntino pomeridiano facile da preparare e sano!