La dieta vegana come tutti ormai sappiamo si differenzia da quella vegetariana per l’esclusione di tutti gli alimenti di origine animale, quindi non solo carne e pesce ma anche i latticini, le uova e il miele. A eccezione di quest’ultimo, capiamo bene che si tratti esclusivamente di prodotti di buona fonte proteica.

Dieta vegana: solo benefici?

Dal punto di vista energetico il problema non sussiste in quanto gli alimenti di derivazione vegetale apportano un’ottima quota di energia sotto forma di carboidrati (la cui sorgente principale sono i cereali) e lipidi prevalentemente mono e poliinsaturi (ricavati da oli vegetali, semi oleosi o germogliati e dalla frutta secca).

Inoltre le diete vegan-vegetariane se ben bilanciate riducono l’insorgenza di malattie cardiovascolari per l’assenza di grassi saturi animali e di colesterolo. Una scelta sicuramente apprezzata è quella di eliminare in primis tutte le carni trasformate e processate, salumi e insaccati ricchissimi di conservanti e sale.

La qualità proteica

Diversa la questione della qualità proteica e cioè della composizione amminoacidica: nessun alimento di origine vegetale è in grado di contenere tutti gli amminoacidi essenziali insieme. Questo ostacolo viene superato assumendo nello stesso pasto una porzione di legumi e di cereali: le proteine dei legumi sono povere di amminoacidi solforati ed in particolare di metionina e cisteina, di cui però sono ricchi i cereali integrali, solitamente carenti di lisina.

Quando questo stile di vita diventa rischioso?

Il problema sorge quando ci si affida a prodotti pronti, in bella vista tra gli scaffali dei supermercati. Spesso presi dalla scarsa attenzione e conoscenza degli ingredienti si incorre nell’errore di acquistare alimenti non propriamente salutari.

Leggere sempre le etichette

È bene prestare attenzione a quanto segue:

  • Rischio di un’eccessiva assunzione di farine bianche raffinate e zuccheri semplici, presenti in tantissimi prodotti per vegani in commercio, che se assunti a lungo termine aumentano la probabilità di sviluppare obesità addominale e diabete mellito. Teniamo bene a mente che la parola biologico non è sempre associata ad un prodotto di qualità.  In un regime alimentare vegano le principali fonti proteiche ed alcune vitamine e minerali devono essere ricercate in alimenti vegetali non raffinati.
  • Oli vegetali altamente ossidanti e quindi nocivi soprattutto se portati ad elevate temperature o esposti alla luce e ossigeno per lungo tempo. I grassi idrogenati di tipo “trans” presenti in molti prodotti da forno e cibi confezionati sono dannosi per la salute di cuore e arterie più di quelli di origine animale.

Inoltre la scelta diventa deleteria se a farne le spese sono i bambini.
Ecco perché diventa fondamentale rivolgersi a un esperto e prediligere l’acquisto di materie prime di qualità.

Quando ci troviamo a mettere sul piatto della bilancia l’impatto ambientale, i valori etici e morali, i diritti degli animali ma allo stesso tempo la nostra salute il discorso dev’essere affrontato con consapevolezza e ragionevolezza, e allora tutto prende un senso e il suo giusto equilibrio.