Oggi vi presento una dolce tentazione, ben poco raffinata!
Una gustosissima torta plumcake alle carote e mandorle, ideale anche per pirottini da muffin, creata da Nina, esperta in pasticceria e realizzazioni naturali.

Camille in equilibrio

Le caratteristiche nutrizionali di questo dolce sono tantissime:

  • un concentrato di beta carotene, antiossidanti, sali minerali (potassio ferro e zinco) e vitamina C delle carote.
  • Gli omega 3 delle mandorle, le quali non andrebbero sbucciate, poichè nella loro cuticola che si concentra la maggior parte delle sostanze antiossidanti.
  • L’utilizzo di farina non raffinata: per questa ricetta è stata scelto il frumento tipo 1. 
  • La dolcezza della carota è stata arricchita con l’aggiunta di stevia (zucchero naturale con potere dolcificante di 200 volte quello del glucosio, e pertanto aggiunta in dosi minori) o di eritritolo. 

Che cos’è l’eritritolo?

Si tratta di un dolcificante naturale della classe dei polioli, con zero calorie rispetto al saccarosio il quale apporta 4 kcal/g. Non influisce sui livelli di glucosio nel sangue e non altera la produzione di insulina dal pancreas. Non è carcinogeno e non infiamma l’intestino e il suo sapore è particolarmente piacevole nelle preparazioni di dolci, non alternando il gusto come altri dolcificanti.

Utilizzare farine poco raffinare in pasticceria si può!

Come molti già sanno un elevato consumo di dolci è dannoso alla salute, in quanto la maggior parte di essi viene prodotto utilizzando grassi di bassa qualità, zuccheri e farine molto raffinate. Stiamo parlando quindi di farina di frumento tipo “00” e “0”. In questo caso il cereale durante la sua trasformazione perde tutta la fibra insieme ai principali nutrienti del grano. L’obiettivo di questo processo, soprattutto per i prodotti destinati alla pasticceria, è quello di ottenere uno sfarinato con amidi più facilmente assimilabili e in grado di dare una migliore resa alla lievitazione del prodotto finale.

Le farine meno raffinate (frumento tipo 1 e 2, semola/farina di grano duro, segale, avena, quinoa, riso integrale e altri cereali) invece hanno sicuramente ottimi requisiti nutrizionali: basso indice glicemico, grazie ad un più alto contenuto in fibra e minor quantitativo di glutine, il quale rende l’impasto più elastico e voluminoso, ma anche più indigesto. Tuttavia le stesse caratteristiche lo rendono meno adatto ad un dolce voluminoso e soffice.

Come ovviare al problema?
L’ideale è mescolare più tipologie di farine abbinando quelle più raffinate a farine più integrali. Un altro suggerimento, che consiglia la mia amica pasticcera è quello di aggiungere una componente liquida in più all’impasto, per compensare all’umidità trattenuta dalla fibra.

Ricordo che la farina integrale è quella ottenuta dalla lavorazione dell’intera cariosside di grano e non quella che in etichetta viene indicata come farina di frumento “00” con aggiunta di crusca o fibra integrale! 

Qui sotto un esempio con l’utilizzo di farina di frumento tipo 1. Ottima consumata a colazione, inzuppata nel latte a colazione o farcita con yogurt bianco e granella di frutta secca!

Tempo di preparazione

30 min per la preparazione + 20-30 min per la cottura

Abilità culinaria

Media

Ingredienti per le Camille

  • 250 g di carote pelate
  • 180 g di farina tipo 1
  • 100 g di mandorle tostate
  • 220 g di uova bio (4 uova medie)
  • 16 g di lievito per dolci
  • 50 g di eritritolo oppure 20 g di stevia
  • 20 g di olio extra vergine di oliva (o di girasole bio, per un sapore più delicato )
  • qb cardamomo e anice
  • zesta di arancia e limone
  • qb spremuta d’arancia fresca o succo d’arancia 100%

 

 

Grattugiate le carote e cuocetele a fuoco lento con gli aromi e il succo d’arancia per circa 15 minuti, poi lasciate raffreddare. Nel mentre tritate le mandorle con la farina e unite alle carote, aggiungendo anche tutti gli altri ingredienti tranne le uova. Mescolate il composto e infine unite un uovo per volta fino ad averlo amalgamato con il resto dell’impasto.

Versate il composto in stampini per muffin lasciando 2 mm dal bordo, o in una teglia con diametro di circa 24 cm.

Cuocete a 180°C in forno preriscaldato per 25 minuti se utilizzate la teglia, per 18 minuti se optate per gli stampini. Controllate la cottura inserendo uno stecchino, che dovrà risultare asciutto quando estratto dalla torta.

Per via di queste temperature calde e umide è meglio conservare la torta in frigorifero. Ottima abbinata allo yogurt greco o alla panna di cocco montata. E’ una torta adatta anche agli intolleranti al lattosio!