1 aprile 2020

Stiamo tutti passando giornate interminabili e difficili di quarantena, la primavera quest’anno fiorirà silenziosa e inosservata, perché nessuno potrà ammirare tutta la sua bellezza… Rimaniamo pazienti e fiduciosi. Investiamo il nostro tempo nel modo più produttivo e piacevole possibile!

In queste settimane siamo diventati anche un po’ chef, facendo spese folli e forse eccessivamente abbondanti per paura di rimanere affamati… normale?  Forse si, in un mondo in cui non si parla, legge, fotografa, osserva altro che cibo e più svariate ricette, golose e accattivanti….

Il cibo ora più che mai torna ad essere il bene primario più importante…che purtroppo non tutti  possono permettersi.

Con l’augurio che questa pandemia finisca prima possibile e che la vita riparta nel migliore dei modi vi invito a riflettere …

L’atto del nutrirsi e quindi il cibo, oggi più che mai diventa un bene così prezioso da non poter davvero essere sprecato!

Il mio consiglio è quello di sperimentare qualche piatto che, oltre a tirarci su di morale e a far felice tutta la famiglia, sia utile e salutare per il benessere del nostro corpo e della nostra mente…

Oggi vi propongo una ricetta semplice di un alimento di prima necessità, che tutti almeno un centinaio di volte abbiamo consumato nelle più svariare elaborazioni e ricette tipiche della nostra tradizione. Un simbolo, un alimento povero ma importantissimo per la nostra cultura, con una storia antichissima in Italia… e mai avrei pensato che fare il pane a mano fossi così semplice!

Quindi invito tutti a mettere le mani in pasta, portando in tavola un prodotto genuino, gustandolo in tutta la sua fragranza e semplicità, nella giusta misura (da brava nutrizionista!) e accompagnato da alcuni dei tantissimi prodotti tipici del nostro bellissimo paese!

Un alimento che non dovrebbe mai mancare nel primo pasto  della giornata: la colazione! 

 

Credo sia uno dei miei risvegli preferiti. Tostare due fette di pane fresco e consumarlo insieme ad una varietà di associazioni (dolci e salate) che neppure potete immaginare! A me personalmente piace alternare in base a cosa offre la mia dispensa e la mia fame:

  • creme di frutta secca spalmabile (ottenute frullando solo nocciole, arachidi, pistacchi o mandorle),
  •  frutta fresca di stagione a pezzetti e scaglie di cioccolato fondente,
  • marmellate e semi di zucca, girasole, sesamo o lino,
  • ricotta fresca, un buon miele e granella di noci,
  • yogurt bianco naturale spalmato e ornato con frutta colorata.

Il trucco è sempre quello di abbinare un carboidrato (sia uno zucchero semplice sia complesso) con una proteina o un grasso, o una piccola parte di entrambi!

 

E ora mani in pasta!

 

Pane al rosmarino e semi misti 

 

Ottimo in accompagnamento a secondi piatti e insalatone ma ancora più squisito in una colazione bilanciata, croccante e naturale…perché senza conservanti!

Tempo di preparazione
30 minuti di autolisi
15 minuti per ottenere l’impasto
3 ore di lievitazione
40 minuti di cottura

Abilità culinaria
media

 

Ingredienti  

  • 200 g di farina di frumento tipo 1
  • 200 g di farina di frumento tipo 2
  • 100 g di farina di grano duro
  •  350 ml di acqua tiepida
  • 2 g di lievito di birra fresco
  • 120 g di semi misti (es: zucca, girasole, sesamo e lino)
  • 3-4 rametti di rosmarino tritato (meglio se fresco)
  • 1 cucchiaio di sale fino (15g)
  • 1 cucchiaino di miele

Autolisi

E’ una tecnica molto utilizzata durante la prima fase del processo di panificazione poiché in grado di conferire al prodotto finale:

  • sapore caratteristico
  • impasto più elastico e morbido
  • più lunga conservazione

In cosa consiste? In una terrina abbastanza capiente unite le tre farine con circa metà del quantitativo di acqua prevista dalla ricetta. Questo primo impasto dev’essere lasciato riposare per almeno 20-30 minuti.

Preparazione impasto

In un’altra terrina più piccola fate sciogliere il lievito nella restante acqua tiepida, dove aggiungerete anche un cucchiaino di miele, utile per contribuire alla forza del lievito.

Tritate poi 4 rametti di rosmarino fresco o preparatene 1 cucchiaio in polvere.

A fine autosili unite gli ingredienti dei due recipienti e iniziate ad impastare. Potete utilizzare una planetaria, se ne disponete, oppure divertirvi con le mani in pasta, come piace a me! Non dimenticatevi di incorporare anche il sale, il rosmarino e una generosa manciata di semi.

Lievitazione 

Coprite l’impasto affinché non secchi e lasciatelo riposare in un luogo asciutto a temperatura ambiente per almeno 3 ore, durante le quali il suo volume raddoppierà.

Pieghe e cottura

Passate le tre ore modellate il composto aggiungendo poca farina, se risultasse troppo idratato, e capovolgetelo su una teglia con carta forno cosparsa di altra farina. Cercate di dare all’impasto una forma rettangolare per poi effettuare 4 pieghe (due dal lato più stretto e 2 da quello più lungo). Spennellate con acqua e fate aderire i semi rimanenti.  Il risultato dovrebbe essere simile all’immagine qui sotto.


Incidete il pane praticando due o tre tagli sulla superficie e lasciate lievitare per altri 30 minuti. Nel mentre scaldate il forno a 220°C con vapore (inserite una ciotola di acqua nel forno per creare umidità).

Infine cuocete per circa 40 minuti a 200°C.

Il mio consiglio è quello di consumare a colazione una porzione di circa 60 g (circa 2 fette) precedentemente tostato. La tostatura permette sia di esaltare il gusto e la consistenza ma soprattutto di rendere il prodotto più digeribile: eliminando parte dell’acqua e di amido, il quale si scinde in particelle più piccole.
E se decidete di farne in quantità maggiori e volete surgelarlo? Potete porzionarlo a fette prima del congelamento e scongelare direttamente nel tostapane solo la quantità consumata al momento!